Non solo motore per lo sviluppo economico, ma anche per quello sociale: gli italiani vedono la tecnologia come una preziosa alleata per accorciare le diseguaglianze e pure per contribuire alla salvaguardia del pianeta. Sono stati Samsung e il Politecnico di Milano, con una ricerca dedicata a esplorare il sentiment dei nostri connazionali nei confronti delle nuove tecnologie, a tracciare il rapporto fra italiani e digitale. E i risultati sono davvero sorprendenti e positivi. In particolare, si scopre che il l 62% degli intervistati considera che il digitale possa contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, il 49% lo reputa motore di progresso sociale e il 47% strumento per la riduzione delle disuguaglianze e la promozione di una società più inclusiva ed equa. Insomma, la tecnologie non è solo utile, ma è anche buona.

La smart home per tutelare l’ambiente

E’ anche interessante notare che, sempre secondo i risultati emersi dall’indagine, per molti nostri connazionali l’adozione di strumenti per la smart home vada di pari passo con la sostenibilità. Come riporta Ansa, la ricerca rivela che il 54% degli intervistati associa la casa intelligente alla possibilità di controllare e ridurre i consumi, il 37% ritiene che, grazie a una casa connessa, sia possibile rendere la propria vita domestica più sostenibile. Ma la sostenibilità è anche tra le caratteristiche ritenute più rilevanti per una città intelligente, perché per il 48% degli intervistati la Smart City deve rispecchiare l’idea di un luogo sostenibile nel pieno rispetto del pianeta e delle esigenze del singolo.

Salute e istruzione

Ancora, l’effetto positivo delle potenzialità delle nuove tecnologie si allarga alla salute e all’istruzione. Per gli italiani, il digitale è sempre più associato al miglioramento delle aspettative di vita attraverso strumenti per monitorare il benessere fisico e la salute e le tecnologie per la sicurezza personale. Tanto che il 58% degli italiani si dichiara interessato alla diffusione e all’utilizzo di strumenti tech per il monitoraggio della salute. Allo stesso modo, i nostri connazionali credono che la tecnologia sia la chiave di volta anche per una migliore istruzione, più capillare e più mirata. L’87% degli intervistati è fiducioso che la tecnologia impatterà positivamente la qualità dell’istruzione. Inoltre gli italiani auspicano un cambiamento radicale negli scenari didattici futuri:ad esempio il 30% del campione immagina una didattica dove la realtà aumentata consentirà di seguire lezioni in aula o da remoto completamente immersive e interattive.