La second hand si conferma una prima scelta circolare e sostenibile, sostenuta dal canale online. Sono infatti quasi 23 milioni gli italiani che nel 2021 hanno deciso di comprare e vendere oggetti di ‘seconda mano’. E il 66% di chi ha comprato ha guardato alla second hand come prima scelta di acquisto. Il tutto all’insegna della sostenibilità, che rimane il primo valore di riferimento dell’economia dell’usato (54%), e del digitale. Il 69% di chi ha comprato e venduto oggetti usati lo ha fatto online, perché più veloce (49%), offre una scelta più ampia (43%) e consente di fare tutto comodamente da casa (41%). Sono alcune evidenze emerse dall’Osservatorio Second Hand Economy 2021, realizzato da BVA Doxa per Subito.it.

L’online è il canale più utilizzato per l’acquisto

Dal 2014 al 2021 cresce dal 30% al 70% il numero di chi si rivolge all’online per acquistare second hand, mentre chi vende passa dal 45% al 72%, attestando una crescita in termini assoluti e di frequenza. In particolare, nel 2021 l’online supera l’offline anche come canale più utilizzato per l’acquisto.  Nello stesso anno la second hand in Italia ha generato un valore economico di 24 miliardi di euro, pari all’1,4% del Pil nazionale. Anche in questo caso, la spinta più significativa deriva dal volume degli affari online, che costituisce quasi il 50% del totale (49%), passando da 5,4 miliardi nel 2014 a 11,8 nel 2021, per una crescita netta di 1 miliardo di euro anno su anno.

Cresce il numero di oggetti comprati e venduti 

La second hand mantiene il terzo posto tra i comportamenti sostenibili più messi in atto dagli italiani (52%), con picchi ancora più alti di adozione per laureati (68%), Gen Z (66%), 35-44enni (70%) e famiglie con bambini (68%). E la frequenza della compravendita di usato continua a crescere insieme al numero di oggetti comprati e venduti. Il 72% di chi ha acquistato e il 69% di chi ha venduto lo fa almeno una volta ogni 6 mesi. Inoltre, il 72% di acquirenti e il 76% di venditori dichiara di avere comprato almeno lo stesso numero di oggetti dell’anno precedente. In pratica, una volta scoperto questo mercato, e sperimentata l’immediatezza e la facilità di utilizzo, fare second hand diventa una sana abitudine che attrae ogni anno nuove persone.

Un modo intelligente di risparmiare e riutilizzare senza sprechi

Il guadagno di chi ha venduto oggetti usati nell’ultimo anno è stimato in media a 1.121 euro. Quanto alle categorie e oggetti più popolari nella compravendita dell’usato torna a crescere il volume della compravendita dei Motori di seconda mano (11,5 miliardi), seguito da Casa&Persona (5,7 miliardi), ed Elettronica (4,1 miliardi). Ma perché si acquista l’usato? Nel 2021 le prime tre motivazioni che inducono a comprare beni usati sono risparmio (56%), essere contrari agli sprechi e credere nel riuso (49%), e la convinzione che la second hand sia un modo intelligente di fare economia che rende molti oggetti più accessibili (43%). Per chi vende, invece, la prima motivazione è liberarsi da oggetti che non si usano più (79%), seguita dal riuso e l’essere contro gli sprechi (44%), mentre per il 39% si vende usato per guadagnare.