Gli atenei non stanno investendo nelle giuste tecnologie per supportare la didattica in presenza e a distanza. E’ quanto emerge da una ricerca di Sony Professional Displays and Solutions, che evidenzia un grado decisamente alto di insoddisfazione da parte degli studenti. Quasi la  metà degli intervistati (il 49%) afferma infatti che l’attuale infrastruttura IT degli atenei non offre un’esperienza di qualità per la didattica ibrida o a distanza. Ciononostante, soltanto un terzo dei decision maker IT (ITDM) considera gli investimenti nelle tecnologie per la didattica a distanza una priorità assoluta.

Pochi investimenti nelle università, tanti da parte degli studenti
Dai risultati del sondaggio di Sony è emerso, inoltre, che la mancanza di investimenti costringe gli studenti a ricorrere a risorse proprie per colmare le lacune tecnologiche. Infatti, più dei tre quarti degli studenti (il 78%) hanno valutato la possibilità di acquistare a proprie spese gli strumenti necessari per l’apprendimento. E più del 65% ha investito fino a 578€  nell’anno scolastico in corso, con un evidente problema di disuguaglianza tra studenti, visto che non tutti si possono permettere gli strumenti migliori. Guardando al futuro, emerge con chiarezza che la didattica ibrida e quella a distanza non scompariranno, anzi. I dati mostrano che oltre i tre quarti degli studenti (79%) concordano che l’esperienza universitaria sarebbe migliore se venissero investite risorse nelle tecnologie per l’apprendimento online e ibrido. Oltre un terzo degli studenti (34%) si sente isolato e disconnesso dagli altri compagni, a ulteriore conferma della necessità di agevolare e supportare la collaborazione tra studenti attraverso la tecnologia sia per la didattica a distanza sia in presenza, aiutando gli studenti a sentirsi connessi.

L’importanza di modificare gli ambienti didattici
La grande maggioranza dei decision maker IT delle università europee concorda sul fatto che gli istituti devono supportare gli studenti modificando gli ambienti didattici (92%). Ma le loro priorità sono spesso lontane da quelle degli studenti. Ad esempio, oltre tre quarti (78%) degli studenti hanno affermato che la tecnologia AV, come display smart collaborativi e proiettori, sono importanti, mentre solo il 40% dei decision maker ha affermato di voler investire in queste tecnologie.
Per quanto riguarda l’ambiente di apprendimento, oltre un terzo (37%) degli studenti ha affermato di preferire la didattica in presenza, a fronte del 13% che predilige la modalità completamente a distanza. Tuttavia, più di un terzo degli ITDM ha indicato che la tecnologia per la didattica a distanza è la priorità assoluta al momento, con il 92% che afferma di voler investire nelle tecnologie per l’apprendimento da remoto.
“In Sony, riteniamo che la tecnologia sia fondamentale per rendere le lezioni più coinvolgenti, supportare i docenti e aiutare gli studenti a ottenere risultati migliori -, ha affermato Alexandra Parlour, Education Marketing Manager, Sony Professional Displays and Solutions -. Attraverso l’adozione di strumenti digitali semplici ma efficaci, gli atenei di tutto il mondo hanno la straordinaria possibilità non solo di garantire la continuità didattica, ma anche di restare competitivi”.