In tutto il mondo un minore su 3 è vittima di cyberbullismo, il 71% dei minori teme le violenze sui social, e le ragazze sono più colpite dei maschi. A causa del bullismo online, poi, uno studente su cinque salta la scuola.

“Nel mondo – spiega, in occasione del Safer Internet Day, Francesco Samengo, Presidente dell’Unicef Italia – ogni 5 minuti muore un bambino a causa di violenza. Moltissimi altri convivono con le cicatrici causate da violenza fisica, sessuale e psicologica, che va dalle percosse al bullismo”.

Ma in un mondo ormai dominato dal digitale, “la violenza che i bambini affrontano nelle loro case, scuole e comunità – aggiunge Samengo – è spesso amplificata da sms, foto, video, email, chat e social media”.

A chi spetta la responsabilità di porre fine al fenomeno?

Da quanto emerge da un sondaggio condotto dall’Unicef tramite la piattaforma U-Report su 170 mila giovanissimi provenienti da 30 Paesi di tutto il mondo, un ragazzo su tre ha vissuto esperienze di cyberbullismo. Il 71% di coloro che hanno risposto al sondaggio è inoltre convinto che il cyberbullismo si verifichi soprattutto sui social, e circa il 32% pensa che i governi dovrebbero essere responsabili di porre fine a questo fenomeno. Il 31% ritiene però che questa responsabilità debba spettare ai giovani, e il 29% alle aziende di internet.

I quindicenni sono più esposti al rischio rispetto agli undicenni

“A differenza del bullismo esercitato di persona, il cyberbullismo può raggiungere la vittima dovunque, in qualsiasi momento, spesso lasciando il bambino bullizzato in uno stato di ansia costante”, continua Samengo.

Secondo i dati raccolti, poi, le ragazze hanno maggiori probabilità di essere vittime di cyberbullismo rispetto ai ragazzi. Si stima inoltre che gli studenti più grandi potrebbero essere maggiormente esposti al fenomeno rispetto a quelli più piccoli. Tra i giovani di 15 anni si riporta infatti una percentuale maggiore di atti di cyberbullismo rispetto a quelli di 11 anni, riporta Ansa.

L’aumento del cyberbullismo riflette l’espansione dell’accesso al web da parte dei bambini

In ogni caso, l’aumento del cyberbullismo riflette la rapida espansione dell’accesso dei bambini e dei giovani a internet. In sette Paesi europei, la percentuale di bambini e adolescenti tra gli 11 e i 16 anni esposti a cyberbullismo è aumentata dal 7% al 12% tra il 2010 e il 2014. Secondo l’International Telecommunication Union (Itu), inoltre, circa il 70% della popolazione giovane mondiale, tra i 15 e i 24 anni, nel 2017 risultava possedere una connessione internet. Un numero in deciso aumento, rispetto al 36% degi under 25 connessi nel 2011.