I dirigenti del settore terziario non sono stati toccati (e intaccati) dalla crisi degli ultimi dieci anni, anzi. Ad affermarlo è ManagerItalia, Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato, che rappresenta dal 1945 a livello contrattuale i dirigenti del terziario privato e dal 2003 associa anche a quadri e professional. Oggi associa oltre 35.000 manager: 23.000 dirigenti in attività che lavorano in 9.000 aziende, oltre a 7.000 dirigenti pensionati, 2.000 quadri e 3.000 professional. La Federazione, che offre ai manager rappresentanza istituzionale e contrattuale, valorizzazione e tutela verso la politica, le istituzioni e la società, servizi per la professione e la famiglia, network professionale e culturale, è attualmente presente sul territorio nazionale con 13 Associazioni.

Manager terziario, i numeri sono in crescita

Dal 2008 al 2016 (ultimo dato ufficiale Inps disponibile) i dirigenti privati sono calati in Italia del 4,9%, mentre quelli con il contratto dirigenti terziario sono aumentati dello 0,8%. E mentre le proiezioni per il 2017 dell’andamento dei dirigenti privati restano piatte, quelli con il contratto gestito da Manageritalia segnano un +2,6% nel 2017 e + 1,9% nei primi cinque mesi del 2018.

“Questi numeri sono una chiara dimostrazione di appetibilità da parte del mercato del contratto dirigenti terziario giudicato moderno, semplice, innovativo, snello e flessibile. Insomma, un contratto che compete in modo vincente e che permette alle aziende di aumentare la loro competitività premiando e/o attraendo risorse manageriali oggi indispensabili per competere. E quindi un’utile strumento per l’occupabilità dei manager e un’arma in più anche per i consulenti del lavoro, per dare ancor più valore al loro supporto alle aziende in tema di lavoro” spiega Guido Carella, presidente Manageritalia. Il contratto dirigenti del terziario, afferma una nota dell’associazione ripresa da AdnKronos, “anche grazie alla collaborazione iniziata un anno fa con i consulenti del Lavoro e a un’apposita App dedicata a loro per conoscerlo e promuoverlo al meglio, riesce ad aumentare la managerialità anche nelle Pmi”

Le peculiarità del contratto dirigenti del terziario

Questo contratto infatti, anche a detta di tanti consulenti del lavoro e imprenditori, “permette di instaurare velocemente rapporti di fiducia offrendo alle aziende una base ad alto valore aggiunto. Offre un welfare premiante e non reperibile sul mercato che parte da un minimo contrattuale di 55mila euro, lasciando così ampio spazio per la contrattazione individuale tra aziende e manager, con l’obiettivo di determinare una retribuzione variabile in base ai risultati”.