Guida completa alla scelta degli arredi per la tua attività commerciale

Se stai cercando di arredare la tua attività commerciale con mobili nuovi, abbiamo diverse idee che certamente troverai interessanti.

La scelta dei mobili giusti infatti, può fare la differenza nella percezione della tua attività da parte dei clienti e nel comfort generale che l’ambiente è in grado di offrire.

Ecco di seguito quali sono le scelte a disposizione per gli arredi di una attività commerciale ed i nostri consigli utili per aiutarti nella scelta.

Mobili in legno: eleganti e durevoli

 I mobili in legno sono una scelta ampiamente adoperata (soprattutto in passato) per tantissime attività commerciali, grazie alla loro eleganza e durata garantita nel tempo.

Il legno è infatti un materiale resistente e solido, che può durare anche molti anni se riceve la giusta attenzione.

I mobili in legno possono inoltre facilmente adattarsi alle esigenze specifiche di un’attività commerciale, grazie ad esempio alla presenza di ripiani e cassetti.

Di solito per quanto riguarda i mobili in legno si preferiscono:

  • Tavoli e sedie per ristoranti e bar
  • Scrivanie e mensole per uffici
  • Armadi e scaffali per negozi e magazzini
  • Divani e poltrone per sale d’attesa e reception

Mobili in acciaio: pratici e resistenti

 I mobili in acciao sono un’altra soluzione spesso adoperata dalle attività commerciali. L’acciaio è infatti un materiale resistente e facile da pulire, che può resistere a usura e graffi.

I mobili in acciaio sono spesso leggeri e facili da spostare, il che li rende una scelta ideale per gli ambienti in cui è necessario spostare i mobili con frequenza.

Ad ogni modo, i mobili in acciaio perdono un po’ in estetica dato che il metallo non è in grado di trasmettere quel calore e senso di comfort che altri materiali riescono ad infondere nei clienti.

Per quel che riguarda i mobili in acciaio di solito troviamo:

  • Tavoli e sedie per ristoranti e bar
  • Scaffali e armadi per negozi e magazzini
  • Schedari e armadietti per uffici
  • Sedie impilabili per sale riunioni e conferenze

Mobili in plastica: economici e versatili

 I mobili in plastica sono una risorsa economica e versatile per determinate attività commerciali.

La plastica è certamente un materiale leggero e resistente, che può essere facilmente pulito e disinfettato, ad ogni modo l’impatto estetico non è dei migliori.

Per questo motivo ci si limita a scegliere solo piccoli arredi per quel che riguarda questo materiale, e solo per piccole attività di ristorazione o uffici chiusi al pubblico.

Alcune idee per i mobili in plastica sono:

  • Sedie e tavoli per ristoranti e bar
  • Scaffali per magazzini e negozi
  • Mobili per esterni come sedie e tavoli da giardino

Mobili in cartone: resistenti, ecosostenibili e personalizzabili

 I mobili in cartone sono una soluzione innovativa e sostenibile per le attività commerciali di ogni settore.

Realizzati con materiali riciclati, i mobili in cartone sono resistenti e durevoli, nonostante il loro aspetto leggero e delicato.

Inoltre, essendo prodotti con materiali ecologici e riciclabili, i mobili in cartone sono una scelta ideale per tutte quelle attività commerciali che vogliono dimostrare una forte attenzione per l’ambiente.

Tra l’altro i mobili in cartone sono anche facili da personalizzare, ad esempio con l’aggiunta del logo dell’attività.

Considerazioni da fare nella scelta degli arredi

 Oltre alla scelta del materiale, ci sono alcune altre considerazioni da fare nella scelta dei mobili per la tua attività commerciale.

Su tutte lo stile, in quanto gli arredi dovrebbero riflettere lo stile e l’immagine dell’attività commerciale. Ad esempio, se parliamo di un ristorante elegante, i mobili dovrebbero essere eleganti e sofisticati.

Allo stile bisogna cercare di coniugare la funzionalità, in quanto i mobili dovrebbero essere funzionali e adatti all’uso previsto. Nel caso di sedie per ristoranti ad esempio, queste dovrebbero essere comode e facili da pulire.

Chiaramente va sempre tenuto a mente il budget a disposizione, ma questo non dovrebbe essere l’unico fattore in assoluto. Ricorda infatti che spesso è possibile trovare degli ottimi compromessi tra prezzo e qualità.

Conclusioni

La scelta dei mobili per la tua attività commerciale è un aspetto importante che può influenzare l’esperienza dei clienti ed il modo in cui essi percepiscono il tuo brand.

Le soluzioni a disposizione sono tante, inclusi i mobili in cartone che rappresentano una scelta innovativa e sostenibile, pur essendo prodotti con materiali ecologici e riciclabili.

Come regola generale, ricorda sempre di scegliere arredi di buona qualità che riflettano l’immagine della tua attività e che offrano comfort e benessere ai tuoi clienti.

Guida alla scelta di una vasca idromassaggio all’esterno: crea il tuo angolo di paradiso in giardino

Stai pensando di acquistare una vasca idromassaggio per il tuo giardino? Ottima idea, sei sulla strada giusta per creare il tuo angolo di paradiso all’aperto.

Una vasca idromassaggio all’esterno può infatti offrire un’esperienza rilassante e terapeutica, oltre che rendere ancora più attraente e accattivante lo spazio esterno.

Certo, sul mercato sono disponibili tantissimi modelli e per questo può essere difficile scegliere quella giusta per te; per questo di seguito ti offriremo alcuni consigli pratici per aiutarti a fare la scelta giusta.

Dimensioni e posizione della vasca idromassaggio

 Prima di tutto, è importante scegliere le dimensioni e la posizione giusta per la tua nuova vasca idromassaggio da esterno.

Ne esistono di diverse dimensioni, quindi assicurati di scegliere quella che meglio si adatta allo spazio disponibile nel punto individuato.

Inoltre, considera bene la posizione esatta della vasca tenendo a mente la privacy. Vuoi posizionarla in una zona privata e nascosta del tuo giardino o in un’area più visibile e accessibile?

Assicurati per questo di scegliere un luogo che sia facilmente accessibile e che fornisca la giusta privacy, così da non avere dei ripensamenti in seguito.

Materiali e design

 Le piscine jacuzzi da esterno possono essere realizzate in vari materiali, ma in prevalenza in commercio troviamo modelli in acrilico e vetroresina che offrono solidità e impermeabilità.

Assicurati comunque di scegliere un materiale che sia piacevole al tatto e resistente agli agenti atmosferici.

Considera inoltre il design della tua nuova vasca idromassaggio: vuoi un design moderno o tradizionale?

Vuoi che la vasca si integri perfettamente con il tuo giardino e dunque l’ambiente circostante o vuoi che si differenzi da tutto il resto?

Sono aspetti che devi valutare bene e in anticipo, così da avere tempo di individuare il modello che più si adatta alle tue necessità pratiche ed estetiche.

Numero di getti e optional

 Il numero di getti e gli optional sono fattori importanti da considerare quando si sceglie una vasca idromassaggio. Più getti ci sono, maggiori saranno le soluzioni di massaggio disponibili.

Potresti infatti desiderare non soltanto il classico massaggio alla schiena ma anche quello ai piedi o alla zona cervicale, ad esempio.

Inoltre, alcune vasche idromassaggio presentano degli interessanti optional come la cromoterapia, connettività Bluetooth per la musica e schienale regolabile. Considera quali funzionalità e optional sono importanti per te e scegli di consenguenza una vasca idromassaggio adatta.

Sistema di riscaldamento e filtraggio

 Un sistema di riscaldamento e filtraggio efficiente è essenziale per mantenere la tua vasca idromassaggio in buone condizioni.

Assicurati di scegliere un modello con un sistema di riscaldamento che sia in grado di mantenere costante la temperatura dell’acqua e un sistema di filtraggio che sia in grado di rimuovere le impurità.

Costi e manutenzione

 Chiaramente, tieni a mente il tuo budget quando scegli la nuova vasca idromassaggio. Il prezzo può variare notevolmente a seconda delle dimensioni, dei materiali, delle funzionalità e degli optional.

Puoi trovare in commercio delle belle vasche idromassaggio da esterni ricche di optional anche senza sforare il tuo budget.

Per quel che riguarda la manutenzione, le vasche idromassaggio hanno bisogno soltanto della periodica pulizia dei filtri e della sostituzione dell’acqua, soprattutto se ricca di calcare.

Conclusioni

 Acquistare una vasca idromassaggio da esterni per il tuo giardino è davvero un’ottima idea, nonché il desierio di tantissime persone.

Ricorda di valutare tutti i fattori di cui abbiamo parlato in questo articolo, inclusi gli optional ed i consigli per la manutenzione, per essere in grado di scegliere la vasca idromassaggio giusta per te e di creare il tuo angolo di paradiso in giardino.

Come festeggiare il compleanno di un ragazzo che ama il parkour?

Il parkour è uno sport che richiede molta abilità, forza e agilità.

Se stai cercando un modo originale e divertente per festeggiare il compleanno di un ragazzo appassionato di parkour, ci sono parecchie possibilità tra cui scegliere…vediamo di seguito quali.

Una sessione di parkour in palestra

Una delle idee più indovinate per festeggiare il compleanno di un ragazzo appassionato di parkour è sicuramente quella di organizzare una sessione di parkour in palestra.

Molti centri sportivi e palestre offrono corsi di parkour e sessioni di allenamento per principianti ed esperti, così come alcune location per feste di compleanno.

Una sessione di parkour indoor è infatti è un’ottima occasione per mettere alla prova le abilità dei ragazzi e per imparare nuove tecniche sotto la guida di un istruttore esperto, all’interno di un ambiente sicuro.

Assicurati di scegliere una palestra che abbia ottime recensioni e che disponga di istruttori qualificati ed esperti.

Inoltre, verifica che la palestra abbia un’adeguata attrezzatura di sicurezza, come tappeti e protezioni sulle pareti.

Una sessione di parkour in città

Se il festeggiato è appassionato di parkour, è già abbastanza esperto e vuole sperimentarlo al di fuori della palestra, una sessione in città potrebbe essere la scelta giusta per il suo compleanno.

Quella in un contesto cittadino sarebbe un’esperienza unica e divertente che consente di scoprire nuovi luoghi e di mettere alla prova le proprie abilità in un ambiente urbano.

Chiaramente la scelta del percorso è fondamentale per garantire la sicurezza e la qualità dell’esperienza di parkour.

Assicurati di sceglierne uno che sia adatto al livello di abilità dei ragazzi e che non comporti rischi eccessivi. Inoltre, verifica che il percorso sia accessibile e che non ci siano restrizioni legali o di sicurezza.

Assicurati di pianificare tutto in anticipo e di verificare la disponibilità di eventuali attrezzature di sicurezza necessarie, come caschi e guanti.

Una sessione di parkour all’aperto

Se il festeggiato ama la natura e vuole praticare il suo sport preferito circondato dal verde, una sessione di parkour all’aperto potrebbe essere una grande idea per il suo compleanno.

Una sessione di parkour all’aperto consente infatti di mettere alla prova le proprie abilità in un ambiente naturale e di godere della bellezza del paesaggio.

Anche in questo caso, la scelta del luogo è fondamentale per garantire la sicurezza e la qualità dell’esperienza di parkour, muoviti in anticipo per vagliare più percorsi senza fretta.

Assicurati di scegliere un luogo che sia adatto al livello di abilità dei ragazzi che parteciperanno e che non ci siano rischi eccessivi. Inoltre, verifica che il luogo sia accessibile a tutti e facile da raggiungere.

Una gara a tempo o punti

Se chi compie gli anni ama la competizione e vuole mettere alla prova le proprie abilità sfidando gli amici, una gara di parkour potrebbe essere una bellissima idea per il suo compleanno.

Una gara consente di creare delle bellissime sfide tra amici e di dimostrare le proprie abilità in un ambiente competitivo e divertente.

In particolare, la scelta del formato di gara è fondamentale per garantire a tutti la giusta dose di sfida e divertimento.

Puoi scegliere un formato di gara a tempo, in cui i partecipanti devono completare un percorso ad ostacoli nel minor tempo possibile, oppure un formato di gara a punti, in cui i partecipanti vengono giudicati sulla base della loro abilità e creatività.

Una volta individuato il formato di gara più adatto, potrai organizzare la gara per il compleanno del ragazzo.

Assicurati di definire le regole della gara in modo chiaro e preciso e di preparare il percorso e le attrezzature necessarie. Inoltre, assicurati di avere un giudice esperto per valutare le prestazioni dei partecipanti.

Conclusione

Se tuo figlio ama il parkour, oppure il ragazzo per il quale ti appresti ad organizzare la festa di compleanno, ci sono tante opzioni a tua disposizione per rendere questo giorno ancora più spensierato e divertente.

Scegli il giusto ambiente in cui organizzare questa simpatica competizione, che può avvenire sia in un ambiente indoor che all’aperto, e assicurati di definire le regole della gara per consentire a tutti di divertirsi ancora di più.

L’importanza di avere un’aria compressa pura

L’aria compressa che viene adoperata nei vari processi produttivi che riguardano sia la cantieristica su strada che il settore edile o direttamente le attività di produzione all’interno dei siti industriali, è fondamentale per consentire a diversi tipi di strumenti di lavoro di funzionare e dunque di velocizzare ogni tipo di processo produttivo.

Proprio data la sua importanza oggi è impensabile poter fare a meno dell’aria compressa, la quale deve comunque essere necessariamente libera da eventuali elementi nocivi o da sporcizie di ogni tipo.

Questo è un problema certamente non secondario, in quanto un aria compressa non perfettamente pulita è in grado sia di andare ad incidere negativamente sulla qualità del prodotto finale, che causare dei problemi agli stessi macchinari adoperati per la produzione.

Infatti, i macchinari possono andare a deteriorarsi progressivamente a causa dell’aria compressa non perfettamente pulita, fino a causare il blocco delle macchine con conseguente necessità di manodopera.

C’è un problema sia perché c’è effettivamente un fermo alle attività di produzione, che per il costo della stessa manodopera nonché di quello dei pezzi di ricambio. Si tratta chiaramente di una possibilità che è bene evitare proprio perché rimanere fermi in attesa dei pezzi di ricambio e della sostituzione necessaria comporta chiaramente una perdita economica per l’azienda.

Ecco perché è così importante fare in modo che l’aria compressa possa essere sempre ben sgombra da qualsiasi tipo di impurità e dunque non contaminata. In questa maniera ci saranno dei vantaggi notevoli sia per la qualità del prodotto finale che per i macchinari stessi.

I filtri per aria compressa

Tra i ricambi Atlas Copco vi sono a tal proposito a disposizione tantissimi tipi di filtri pensati appositamente per eliminare ogni tipo di impurità e residui dall’aria compressa. Parliamo nello specifico di acqua, olio e polvere, le sostanze che tipicamente è possibile trovare al suo interno.

Ogni filtro è pensato appositamente per soddisfare esigenze produttive specifiche, ed il compito finale è sempre quello di fare in modo che l’aria compressa possa essere perfettamente pura così da andare a preservare sia i macchinari, garantendone l’efficienza nel tempo, che la qualità del prodotto finale stesso.

Si tratta di filtri progettati appositamente per garantire a lungo il massimo delle prestazioni, e per questo motivo vengono ampiamente testati, anche da parte di società indipendenti, prima di entrare in commercio.

In questa maniera la loro qualità è sempre certificata e questo rappresenta certamente un’importante garanzia per i clienti. Dunque così è possibile mantenere sempre alta la qualità della propria produzione, e usufruire allora di migliori prestazioni offerte dai macchinari, le quali si traducono anche in consumi più bassi e migliore qualità generale del prodotto finale.

Si tratta per questo di una soluzione alla quale fare sicuramente ricorso per mantenere sempre alta la qualità della propria produzione con piena soddisfazione dei clienti.

Conclusione

Grazie a questi filtri il lavoro di chi gestisce un impianto industriale o cantiere di qualsiasi tipo diventa certamente molto più semplice. Migliora inoltre notevolmente la capacità di riuscire a migliorare la qualità della produzione, con relativa soddisfazione dei clienti.

È evidente dunque come sia inutile rischiare di andare ad effettuare le operazioni di produzione con un aria compressa non perfettamente pura, compromettendo il prodotto finale quando non i macchinari direttamente.

Al contrario, i vantaggi derivanti dall’utilizzo di appositi filtri appaiono come irrinunciabili a prescindere dal settore in cui si opera o dalla tipologia di prodotto sul quale si lavora.

Questo è il motivo per il quale sono tantissime le realtà industriali che hanno già dotato di questi particolari filtri i propri impianti.

Spogliatoi in palestra, le norme previste dal Coni

Una palestra – o meglio un impianto sportivo – deve rispettare diverse norme, così come previsto anche dal Coni, il Comitato Olimpico Nazionale. Tali direttive hanno lo scopo di individuare livelli minimi qualitativi e quantitativi da rispettare nella realizzazione di nuovi impianti sportivi, così come nella ristrutturazione di quelli esistenti. Nel suo documento, il Comni sottolinea che “Sono soggetti alle presenti norme tutti gli impianti sportivi destinati alla pratica di discipline regolamentate dalle Federazioni sportive nazionali e dalle loro affiliate, ovvero ad attività propedeutiche, formative e di mantenimento di tali discipline. Gli impianti sportivi dovranno essere conformi: alle norme di Legge che sotto qualsiasi titolo regolano la loro progettazione, costruzione ed esercizio, con particolare riferimento a quelle di sicurezza, igiene, superamento delle barriere architettoniche, ecc.;  ai regolamenti delle Federazioni sportive nazionali e internazionali, in relazione al livello di attività previsto, sia per quanto attiene le caratteristiche dimensionali, costruttive ed ambientali degli spazi destinati alla pratica sportiva, che per la dotazione e le caratteristiche delle attrezzature fisse e mobili; alle presenti norme”.

Spogliatoi, le regola da rispettare

Il documento redatto dal Comitato tiene conto anche dei locali adibiti a spogliatoi, particolarmente importanti in tutti gli ambienti sportivi. Addirittura, gli utenti passano più tempi in questi spazi che in palestra o nei campi dedicati alle varie discipline sportive. Ecco le principali indicazioni, oltre a quelle più tecniche che rispondono a precise esigenze di ventilazione e illuminazione degli spazi. “L’altezza media dei locali di servizio non dovrà risultare inferiore a m 2.70 e comunque, in nessun punto, inferiore a m 2.20. Le pavimentazioni dovranno essere di tipo non sdrucciolevole nelle condizioni d’uso previste. Le caratteristiche dei materiali impiegati dovranno essere tali da consentire la facile pulizia di tutte le superfici evitando l’accumulo della polvere, ed i rivestimenti dovranno risultare facilmente pulibili e disinfettabili con le sostanze in comune commercio…  I locali spogliatoio dovranno essere protetti contro l’introspezione ed essere suddivisi per sesso considerando, salvo particolari destinazioni, un uguale numero di uomini e di donne. In ogni caso dovranno essere previsti almeno due locali spogliatoio. Per le piscine possono essere realizzati spogliatoi singoli (cabine a rotazione) a parziale o totale sostituzione di quelli comuni. Il numero dei posti spogliatoio da realizzare dovrà essere commisurato al numero di utenti contemporanei, tenendo conto delle modalità di avvicendamento e del tipo di pratica sportiva. Per capienze superiori ai 40 posti è preferibile realizzare più spogliatoi di dimensioni inferiori. Gli spogliatoi dovranno risultare fruibili da parte dei disabili… Gli spogliatoi dovranno essere dotati di WC e docce… negli spogliatoi, ovvero nelle loro immediate vicinanze, dovrà essere prevista una fontanella di acqua potabile”.

I bagni che seguono la legge

Riporta ancora il documento del Coni: “Per i servizi igienici degli atleti, ogni locale WC dovrà avere accesso da apposito locale di disimpegno (anti WC), eventualmente a servizio di più locali WC…Il numero complessivo di lavabi dovrà essere almeno pari a quello dei WC; anziché lavabi singoli potranno essere utilizzati lavabi a canale con numero di erogazioni almeno pari a quello prima indicato per i lavabi singoli… Per gli spogliatoi atleti dovrà essere realizzato almeno un WC ogni 15 posti spogliatoio o frazione, con dotazione minima di un WC…Dovrà essere previsto un posto doccia almeno ogni 4 posti spogliatoio o frazione, con dotazione minima di due docce. Almeno un posto doccia per le docce destinate agli uomini ed uno per quelle destinate alle donne dovrà essere fruibile da parte dei disabili motori”.

I servizi accessori

Per la scelta di arredi e complementi, compresi armadietti e panche destinate agli utenti, andranno scelti elementi che non solo rispettino tutti gli standard di sicurezza, ma anche in materiali facilmente pulibili e resistenti all’azione del tempo. Per garantire il massimo comfort agli sportivi, andranno selezionati anche altri complementi – dai cestini per i rifiuti ai phon – che offrano la massima comodità a fronte di assenza di rischi per gli utilizzatori. Per quanto riguarda gli asciugacapelli da parete, uno dei maggiori fornitori europei per collettività è Mediclinics, azienda spagnola operante da anni anche in Italia. Tra i prodotti di punta, spiccano gli asciugacapelli Machflow, di produzione esclusiva. Ergonomico e di dimensioni contenute, è un apparecchio dotato di tubo estensibile fino a 2 metri, ad altissima potenza, antivandalico e antimanomisisone e, ultimo dettaglio ma non per importanza, dal design esteticamente ricercato e dalla lunga durata.

Pedrazzini Arreda | Cucine a Milano

Un tempo la cucina era un ambiente di casa adibito solamente a luogo in cui venivano preparati i pasti, era una zona dell’appartamento in cui orbitavano quasi esclusivamente le donne e l’aspetto estetico della stanza non aveva grande importanza. Oggi le cose sono cambiate decisamente e la cucina ha assunto nel tempo una nuova veste all’interno di ogni appartamento, acquisendo man mano la stessa considerazione della quale godono gli altri ambienti di casa. L’aspetto estetico è oggi considerato assolutamente prioritario, al pari di quello pratico e funzionale, ed il motivo è da ricercare nel nuovo ruolo che la cucina ha assunto nella società attuale. Non è più semplicemente la stanza in cui vengono cucinati i pasti, ma è anche l’ambiente informale in cui ricevere gli amici, chiacchierare davanti un buon bicchiere di vino e sperimentare piatti nuovi anche in presenza dei nostri ospiti.

La continua ricerca di perfezionamenti e soluzioni funzionali ha fatto si che oggi esistano eccellenze di assoluto valore come le cucine che Pedrazzini Arreda propone nel suo showroom a Milano: il massimo del’eleganza e della praticità per delle cucine belle da vivere e da utilizzare, nelle quali ti sentirai perfettamente a tuo agio come il miglior chef al mondo. Pedrazzini Arreda è esclusivista di zona dei marchi Veneta Cucine e Arredo 3, e ti offre tutta la qualità e la raffinatezza delle cucine di queste importanti aziende. Sarai seguito dallo staff sin dalle fasi di progettazione della tua nuova cucina e potrai usufruire del servizio di ritiro di quella vecchia, un team di esperti installatori ti consegnerà la tua nuova cucina pronta per l’utilizzo. Pedrazzini Arreda è la soluzione perfetta per te che sei alla ricerca del marchio Veneta Cucine a Milano, contatta adesso il recapito telefonico 0298491249 per informazioni o visita direttamente lo showroom di Via Leone Tolstoi 81 a San Giuliano Milanese.

Il Mindset coaching nel mondo vale 20 miliardi di dollari e cresce anche in Italia

Presente negli Stati Uniti già negli anni ’60, a partire dagli anni ’90 il mindset coaching si è diffuso anche in Italia. Secondo PwC a fine 2022 ha raggiunto un valore di 20 miliardi di dollari a livello mondiale, e secondo il Global Coaching Study 2023 di ICF, International Coaching Federation, nel 2022 il numero dei coach ha superato quota 100mila, il 54% in più rispetto al 2019. In Europa occidentale la crescita è del +51%.

A oggi, non sono solo le aziende ma anche le singole persone a cercare il supporto di un life coach per migliorare la qualità della vita, sia in ambito personale sia professionale.

L’era digitale richiede coach aggiornati e specializzati in settori specifici

Ma quanto costa un life coach? In Europa la tariffa media per un’ora di coaching è 277 dollari, mentre il numero di coach attivi è 30.800.
Oggi i professionisti che eccellono sono capaci di destreggiarsi tra le piattaforme web e social, distinguendosi per competenza e versatilità.

L’era digitale richiede coach non solo costantemente aggiornati, ma anche specializzati in settori specifici, come miglioramento della vita personale, professionale, l’ottimizzazione delle dinamiche interne o focalizzati su target specifici, con un focus su aspetti diversi della crescita e del benessere.
In ambito aziendale, emerge sempre più l’importanza di migliorare lo spirito di gruppo e l’engagement. E l’uso di valutazioni psicometriche per rafforzare la comunicazione e la collaborazione all’interno dei team si sta dimostrando fondamentale.

Un aiuto a bilanciare aspetti lavorativi e personali

Soprattutto nel settore sanitario si evidenzia un interesse crescente per i coach specializzati nella prevenzione o recupero da burnout di medici, infermieri e Oss, utilizzando tecniche di mindfulness.

“In un’epoca digitale che continua a ridisegnare il panorama aziendale, la specializzazione e l’approfondimento tecnologico diventano i pilastri portanti del coaching di successo – commenta Alessandro Da Col, Mindset ed Executive Coach e co-fondatore, insieme ad Alessandro Pancia, dell’Accademia Crescita Personale Meritidiesserefelice -. Favorire una cultura aziendale che sa adattarsi e reagire è fondamentale in un mondo in rapido cambiamento. Il lavoro ormai si intreccia con l’identità personale, ma è cruciale mantenere un equilibrio: il coaching aiuta a differenziare e bilanciare gli aspetti lavorativi e personali, permettendo di realizzarsi pienamente”.

“Il nostro obiettivo è potenziare l’empowerment” 

“Oltre al guadagno, le persone cercano di appartenere e fare la differenza nel loro ambiente di lavoro – aggiunge Alessandro Pancia -. Riconosciamo quindi la necessità per le aziende di evolversi, non solo con salari e benefit, ma sviluppando un ambiente che valorizzi ogni dipendente come parte di un obiettivo comune”.

In questo contesto, la coerenza aziendale, l’ascolto delle esigenze del personale e il rispetto diventano fondamentali per promuovere un’autentica comunità aziendale, riferisce Adnkronos.
“Il nostro obiettivo è potenziare l’empowerment – sottolinea Pancia -, consentendo ai dipendenti di esprimersi e crescere, e sentirsi parte di qualcosa che supera il mero aspetto economico”.

Immobiliare, Monza Brianza e Lodi trainano il mercato

Le rilevazioni sui prezzi degli immobili nel secondo semestre del 2023 indicano un rallentamento delle transazioni nei territori di Milano, Monza Brianza e Lodi. Questa situazione è attribuibile all’incremento dei tassi di interesse e alle maggiori difficoltà nell’ottenere mutui e finanziamenti. La conseguenza, infatti, è un mercato più attendista, con domanda e offerta che fanno fatica ad incontrarsi e quindi con tempi delle compravendite più lunghi.

È il quadro che emerge dall’ultima Rilevazione dei prezzi del mercato immobiliare condotta dalla Commissione Immobili della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. 

Crescono di più i prezzi medi a Monza e Lodi che a Milano 

L’analisi evidenzia un aumento dell’1% a Milano nel settore residenziale rispetto al primo semestre 2023. Monza e Lodi registrano un aumento più significativo del 2%, con incrementi specifici nelle diverse zone, come il +2% nella zona sud di Milano, +4% nel quadrante est di Monza, e +4% nella periferia di Lodi.

I prezzi medi per gli appartamenti nuovi a Milano toccano i 6.400 €/mq, con variazioni contenute e valori massimi di 11.671 €/mq nel centro e 4.712 €/mq nella zona sud. A Monza città, il prezzo medio per il nuovo si attesta a 3.228 €/mq, con crescita del 4% nella zona est. A Lodi, si registra una crescita del 2% nel prezzo medio di acquisto del nuovo, con una performance significativa nella periferia a 2.164 €/mq e prezzi medi di 3.075 €/mq nel centro città.

Difficile il match tra domanda e offerta

Marco Zanardi, Vicepresidente della Commissione Immobili, osserva che il mercato sta attraversando un momento di riflessione, con una certa discrepanza fra domanda e offerta. Fanno fatica a incontrarsi le aspettative dei proprietari – che si basano sui valori del 2022 – e quelle dei potenziali acquirenti, che invece sono orientate al ribasso come previsto nel 2024. E’ questa una delle principali ragioni dell’allungamento dei tempi delle compravendite.

Però, e questa è una notizia positiva per il settore, la prevista diminuzione dei tassi nella seconda metà del 2024 potrebbe portare a una ripresa degli investimenti. Nell’attesa, si osserva uno spostamento verso la locazione da parte di coloro che non soddisfano gli standard richiesti dalle banche. 

L’appeal delle nuove costruzioni in classe A

Si nota un crescente interesse per le nuove costruzioni con standard energetici elevati, che garantiscono minori spese di gestione. Un altro trend è il desiderio di disporre di metrature più ampie, con spazi destinati allo smart working.

Infine, una tendenza singolare è quella definita della “seconda prima casa”. Si tratta del fenomeno che vede un crescente interesse per immobili al di fuori della città, in località solitamente dedicate alla villeggiatura, ma da adibire a residenza per periodi più lunghi. E qui Monza e Lodi vincono facile, grazie a costi più contenuti, a una migliore qualità di vita e ottimi collegamenti con Milano.

Clima: le Pmi situate in zone vulnerabili sono più esposte a fallimento

È quanto afferma Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, a commento dei dati emersi dal Focus di Censis e Confcooperative dal titolo ‘Disastri e climate change conto salato per l’Italia’. “Ben una Pmi su quattro è minacciata, perché localizzata in comuni a rischio frane e alluvioni, presentando una probabilità di fallire del 4,8% più alta di quella delle altre imprese’“.

Allo stesso tempo, rischia di realizzare un risultato economico inferiore del 4,2% rispetto alle altre imprese, ed è soggetta a una dimensione aziendale, in termini di addetti, anch’essa inferiore alle imprese localizzate in territori non esposti a rischi di frane e alluvioni.

È infatti l’agricoltura il settore più colpito dagli eventi metereologici estremi avvenuti in questi ultimi anni. Nel 2022, ad esempio, i disastri hanno bruciano 210 miliardi di euro. Ed è all’Italia che spetta il conto più salato in tutta la UE.

Nel 2022 la produzione agricola ha perso 900 milioni

“L’agricoltura è il settore economico che risente di più le conseguenze dei cambiamenti climatici – prosegue Gardini -. L’andamento dell’economia agricola nel 2022 ha registrato un calo della produzione dell’1,5%, poco meno di 900 milioni di euro”.

Buona parte del risultato negativo è da imputare alla diffusa siccità e alla carenza di precipitazioni, tanto che il 2022 è considerato l’anno più caldo di sempre. Quasi tutte le tipologie di coltivazioni hanno subito un duro contraccolpo. La produzione di legumi è calata del -17,5%, l’olio di oliva del -14,6%, i cereali del -13,2%.
In flessione anche ortaggi (-3,2%), piante industriali (-1,4%) e vino (-0,8%).

Il Nord Ovest più colpito dalla flessione

Sempre nel 2022, aggiunge il presidente di Confcooperative, “Il comparto zootecnico ha subito una riduzione della produzione pari allo 0,6%. Dal punto di vista territoriale, la flessione del volume di produzione ha avuto una maggiore incidenza nel Nord Ovest (-3,5%) e nel Sud (-3,0%), mentre al Centro non si è registrata alcuna variazione. Se si guarda al valore aggiunto, la tendenza negativa appare particolarmente evidente nel nord Ovest, con un -7,6%. Al Sud il valore aggiunto si riduce del 2,9%”.

In totale, è di 210 miliardi di euro il conto che disastri naturali e cambiamenti climatici hanno presentato al nostro paese.

“Un conto salatissimo”

“Si tratta di un costo pesantissimo pari all’intero importo del PNRR e a 10 manovre finanziarie. Di questi 210 miliardi ben 111 sono determinati dagli effetti dei cambiamenti climatici. Ecco perché la cura del territorio non è un costo, ma un investimento sul sistema paese”.

Il Focus, riferisce Adnkronos, mostra poi come negli ultimi 40 anni, dal 1980 al 2022, un terzo del valore dei danni provocati da eventi estremi nella UE sia stato ‘pagato’ dall’Italia. “In merito agli ultimi anni – spiega Gardini – parliamo di 42,8 miliardi solo dal 2017 al 2022. Nel 2022 è costato quasi 1% di Pil, lo 0,9% per l’esattezza, pari a 17 miliardi circa: un importo poco inferiore a una manovra finanziaria”.

Meta: basta con i consigli politici su Instagram e Threads

Meta non raccomanderà più contenuti politici ai propri utenti su Instagram o Threads. Lo ha affermato il ‘capo’ di Instagram, Adam Mosseri. Lo stesso ha riferito che gli utenti continueranno a vedere i contenuti politici pubblicati dagli account che seguono, ma le app di Meta non “amplificheranno attivamente” tali post.

Il cambiamento, che verrà implementato “nelle prossime settimane”, si applicherà agli account pubblici nei luoghi in cui gli algoritmi di raccomandazione di Meta suggeriscono contenuti o post, come i Reels ed Explore di Instagram, o gli utenti suggeriti su Threads.

L’aggiornamento non influenzerà il modo in cui si vedono i post

Mosseri però non ha fornito dettagli su come Meta determinerà cosa viene considerato come contenuto ‘politico’, ma un portavoce della società ha riferito che il sistema includerà argomenti legati alle elezioni politiche e alle questioni sociali.

Mentre Meta limiterà per impostazione predefinita i suggerimenti relativi a questi argomenti, coloro che desiderano vedere tali contenuti potranno comunque scegliere di attivarli tramite le impostazioni di Instagram e Threads. L’azienda ha dichiarato che l’aggiornamento non influenzerà il modo in cui le persone vedono i post degli account che hanno scelto di seguire.
In altri termini, se si è scelto di seguire una pagina politica, naturalmente si continueranno a ricevere aggiornamenti da questi ultimi.

Scoraggiare le discussioni di argomenti potenzialmente problematici

“Il nostro obiettivo è preservare la possibilità per le persone di scegliere di interagire con contenuti politici, rispettando al contempo il livello di interesse di ciascuna persona”, ha spiegato Adam Mosseri.
Il cambiamento riflette il modo in cui Meta sta cercando di scoraggiare gli utenti di Threads a discutere di argomenti che ritiene potenzialmente problematici.

L’azienda già blocca argomenti ‘potenzialmente sensibili’ dai risultati di ricerca in Threads, tra cui i termini legati al vaccino e al Covid.
Mosseri ha anche affermato che Meta non vuole “incoraggiare” gli utenti a pubblicare “politica e notizie difficili” all’interno dell’app.

Possibili reazioni negative tra gli utenti e i creators

Tuttavia, il cambiamento potrebbe anche provocare una nuova reazione negativa tra gli utenti e i creators, alcuni dei quali ritengono già che Meta sopprima ingiustamente determinati tipi di contenuti.
Meta ha comunque dichiarato che le persone con account ‘professionali’ su Instagram possono utilizzare la funzione ‘Stato dell’account’ per verificare se i loro post sono attualmente considerati idonei per le raccomandazioni, riferisce macitynet.

Da ‘Stato account’, possono infatti modificare o rimuovere post recenti, richiedere una revisione se non sono d’accordo con la decisione di Meta o interrompere la pubblicazione di questo tipo di contenuto per un periodo di tempo, per poter essere nuovamente consigliati.
Gli utenti che vogliono ancora vedere questo tipo di contenuti politici tra i consigli di Threads o su Instagram, si legge su Digitrend.it, devono esplicitamente selezionare di volerlo fare. “Questo controllo – spiegano da Meta – verrà implementato anche su Facebook in un secondo momento”.

La società italiana vista dal web: i temi top e flop

Per scoprire quale siano i sentimenti profondi degli italiani, niente di meglio che una “fotografia” scattata dal web, con un’analisi approfondita delle conversazioni sulla rete e sui social. 

La ricerca è stata condotta da SocialData, spin-off di Urban Vision e SocialCom, e fornisce uno sguardo approfondito sui mutamenti in corso nella società italiana, svelando preoccupazioni, sentimenti e speranze dei cittadini. In particolare, rivela rche le conversazioni, i commenti e le condivisioni relative al calcio hanno superato gli 2,8 miliardi.

Il calcio si conferma un catalizzatore di interazioni

Il campionato di calcio emerge come il catalizzatore principale delle interazioni sociali degli utenti italiani nel 2023. I temi dominanti, che hanno generato il maggior numero di interazioni, sono dopo il calcio (2,8 miliardi), il tema reati e sicurezza (1,8 miliardi) e politica e governo (1,6 miliardi).

Questo scenario rivela la voglia degli italiani di trovare on line un argomento di svago per distrarsi dalle preoccupazioni quotidiane. A questo proposito, tra gli argomenti più dibattuti spiccano anche l’inflazione con 880 milioni di interazioni e le guerre con 197 milioni.

Meloni è il primo nome in politica 

Il premier Giorgia Meloni si conferma come il politico più discusso del 2023, con oltre 253 milioni di interazioni nei contenuti che la menzionano. Dietro di lei, Matteo Salvini con 70,5 milioni e Elly Schlein con 47,6 milioni. Altri politici come Giuseppe Conte, Matteo Renzi e Carlo Calenda mostrano comunque un significativo impatto nel dibattito pubblico.

Anche la scomparsa di Silvio Berlusconi ha suscitato un’eco emotiva importante, con oltre 672 mila conversazioni rilevate. Un tributo sei volte più grande rispetto a quello dedicato a Napolitano, evidenziando il profondo impatto che l’ex premier ha avuto nella storia italiana.

Lavoro fa rima con rabbia 

Il lavoro è uno dei temi più discussi online dagli italiani, con oltre 11 milioni di menzioni. La rabbia emerge come l’emozione predominante in oltre il 31% dei post analizzati, con focus su stipendi (129 milioni di interazioni), morti bianche (23 milioni) e disoccupazione (20 milioni).

Il climate change fa paura 

Gli utenti italiani dimostrano una sempre maggiore attenzione nei confronti dei cambiamenti climatici, con 789 milioni di interazioni. Di queste, 338 milioni riguardano il climate change e i fenomeni atmosferici estremi, mentre 54 milioni trattano la raccolta differenziata.

Elezioni europee: polarizzazione in aumento

Un focus sulle elezioni europee di giugno rivela una forte polarizzazione, con il 58% degli utenti coinvolti. Prevalgono le conversazioni orientate a destra (35%) rispetto a quelle orientate a sinistra (23%), con temi principali che riguardano economia (19%), cultura (16%), salute (10%) e immigrazione (8%).

Consumi: quali sono le abitudini green degli italiani?

Sulle scelte di acquisto degli italiani torna ad affermarsi l’importanza del fattore economico. In uno scenario caratterizzato da trend inflazionistici al rialzo che condizionano il potere d’acquisto delle famiglie, nonostante i consumatori si ritrovino spesso a scegliere prodotti più convenienti indipendentemente dalle caratteristiche green, si evidenzia un miglioramento nell’adozione di comportamenti sostenibili.

In un contesto di incertezza economica e instabilità geopolitica, emerge un lieve e diffuso calo nell’attenzione rivolta a questioni di sostenibilità da parte degli italiani, sebbene le nuove generazioni continuino a perseguire le loro abitudini green nel quotidiano.

Generazione Z la più attenta alla sostenibilità sociale e di governance

Sono alcune evidenze tratte dalla 2° edizione dell’Osservatorio ‘Agos Insights 2023. I nuovi consumi sostenibili’, realizzato da Agos in collaborazione con Eumetra.
Lo studio analizza lo scenario macroeconomico del 2023, prendendo in considerazione i principali trend che hanno influenzato le scelte di spesa delle famiglie. E secondo i risultati dell’indagine la Generazione Z è la più attenta alle tematiche legate alla sostenibilità sociale e di governance (+ 5%).

Sia in termini di abitudini di acquisto sia riguardo a consuetudini quotidiane che comportino un vantaggio di tipo economico, la sostenibilità degli italiani si esplica soprattutto con riferimento a comparti quali la mobilità (+10% rispetto al 2022), l’uso di energia da fonti rinnovabili (+9 % rispetto al 2022) e la circular economy, con l’acquisto di vestiti usati (+5% rispetto al 2022).

Mobilità: cresce la consapevolezza, ma all’auto non si rinuncia

In termini di mobilità gli intervistati dimostrano grande consapevolezza rispetto all’impatto dei mezzi a combustione sull’ambiente circostante, seppur risparmio personale in termini di tempo e denaro, mancanza di alternative valide e comodità, siano i principali driver che di fatto influenzano queste scelte.
Tanto che l’automobile privata si conferma il mezzo più utilizzato (63%), seguito dagli spostamenti a piedi (35%) e dall’uso della bicicletta (19%).

Non solo, dalla ricerca emerge anche il desiderio dei partecipanti di essere maggiormente green nelle scelte di sostenibilità, con un conseguente minor potenziale utilizzo dell’automobile (dal 63% al 32%).

Interessati all’efficienza energetica ma indecisi sulla ristrutturazione

Con riferimento al comparto edilizio, la maggioranza degli intervistati si conferma interessata all’efficientamento energetico dei propri edifici (86%), sia per i vantaggi economici derivanti dal risparmio sulle bollette per gli stabili appartenenti a classi energetiche elevate (61%) sia per convinzioni ambientali. Allo stesso tempo, gli italiani mostrano indecisione nell’affrontare le scelte di ristrutturazione per varie ragioni. Tra queste, l’impegno economico e la poca conoscenza delle normative in tema.

Solo il 7% ritiene che la messa a norma dell’edificio possa rappresentare la motivazione per cui migliorarne l’efficienza, e solo un italiano su quattro conosce la recente Direttiva Europea Case Green. 

Saldi 2024: cosa e dove acquistano gli italiani?

Secondo il sondaggio di Ipsos e Confesercenti, integrato dalla survey condotta sulle Pmi associate a Fismo (Associazione dei negozi di moda Confesercenti), per i saldi invernali di questo 2024 quattro italiani su dieci hanno già pianificato qualche acquisto, per un budget medio previsto di 267 euro, anche se il 38% prevede di spendere meno di 150 euro.

Il 56% dei consumatori però acquisterà soltanto in caso di offerte interessanti, e il cambiamento climatico complica ulteriormente la situazione per i commercianti. Le temperature eccezionalmente miti registrate tra ottobre e dicembre hanno infatti quasi dimezzato gli acquisti delle collezioni invernali.

Il 40% degli italiani ha proceduto all’acquisto entro il 7 gennaio

Il primo grande appuntamento commerciale dell’anno, uno tra i più attesi dai consumatori e dalle consumatrici, è iniziato mercoledì 3 gennaio in Valle d’Aosta e venerdì 5 gennaio nel resto d’Italia. Ma i negozi arrivano ai saldi senza avere praticamente avuto l’occasione di vendere le collezioni autunno-inverno a prezzo pieno.
In ogni caso, il 40% degli italiani dichiara di avere già individuato cosa comprare e di avere proceduto all’acquisto entro domenica 7 gennaio. 

Una polarizzazione confermata dal fatto che la maggior parte dei consumatori e delle consumatrici (56%) comprerà solo di fronte a un’offerta convincente. Una quota in crescita rispetto agli scorsi anni, segnale di maggiore attenzione da parte delle famiglie L’onda lunga dell’inflazione pesa ancora sui bilanci, e l’acquisto in saldo diventa meno impulsivo e più ragionato.

La classifica dei desideri: scarpe, biancheria, gonne e pantaloni

Le persone intenzionate ad acquistare durante i saldi cercheranno soprattutto calzature (58%), seguite da maglioni e felpe (56%).
La classifica dei desideri degli italiani per i saldi invernali 2024 prosegue con l’intimo (34%), gonne o pantaloni (33%), magliette, canottiere e top (29%), camicie e camicette (27%).
Sotto la media, invece, le indicazioni per capispalla (21%, nel 2023 27%). Il 19% cercherà una borsa, mentre il 17% un abito/completo, il 15% si orienterà invece sulla biancheria per la casa, e il 13% su foulard, cappelli e altri accessori.

Il 12% segnala invece interesse per l’acquisto di cinture e il 10% per articoli di piccola pelletteria, portafogli e portacarte.
In merito al canale di acquisto, i negozi fisici mantengono saldamente la preferenza dei consumatori. Li sceglie infatti l’83% (contro il 51% che prevede di rivolgersi all’online). Convincente è la sensazione di avere più garanzie presso un punto vendita fisico (47%).

Secondo le imprese sono iniziati troppo presto

A partecipare alle vendite di fine stagione 2024 sarà l’85,5% delle medie e piccole imprese del commercio moda. Il 92,1% ritiene però che la data di inizio, appena una manciata di giorni dopo l’inizio ‘astronomico’ dell’inverno, il 21 dicembre, sia troppo anticipata.

Una percezione fortemente acuita quest’anno, dopo un autunno e un inizio inverno dalle temperature più miti del normale. Ma un effetto collaterale del cambiamento climatico è l’incidenza sulle vendite del 96% delle imprese. Il calo medio delle vendite dei prodotti delle collezioni autunno-inverno è pari al -46%. 

L’economia rallenta, ma siamo il paese che dopo il Covid cresce di più in Europa

Turismo, manifattura, consumi delle famiglie, investimenti ed export hanno sostenuto la ripresa, la più ‘brillante’ tra i principali Paesi dell’Eurozona.
Tra il 2019 e il 2023 l’Italia ha segnato infatti una variazione del Pil del +3%, contro il +2,33% della Spagna, il +1,83% della Francia e il +0,73% della Germania. 

Un trend positivo che a ottobre 2023 ha spinto il tasso di occupazione a toccare il 61,83%, tanto che oggi in Italia si contano quasi 23,7 milioni di addetti, un record mai raggiunto in precedenza.
Lo afferma l’Ufficio studi della CGIA. Nonostante il rallentamento dell’economia in questo ultimo anno e mezzo l’Italia ha superato meglio dei suoi principali competitor europei gli effetti negativi provocati da crisi pandemica, caro energia e crescita esponenziale dei tassi di interesse.

L’Italia ha anestetizzato le crisi

Povertà, disoccupazione femminile, lavoro nero, tasse, burocrazia, evasione, inefficienza della PA e debito pubblico però continuano ad affliggere l’Italia e a frenare la crescita.

Nonostante le chiusure delle attività, i divieti alla mobilità e la contrazione dei consumi provocata dal Covid nel biennio 2020-2021, l’aumento dei costi delle bollette di luce e gas e l’impennata dei tassi di interesse determinata dalla Bce, le misure economiche/sociali messe in campo dagli ultimi esecutivi hanno sortito l’effetto sperato. Ovvero, hanno evitato una crisi sociale e garantito una ripresa dell’economia che nessuno prevedeva. O quasi. 

Aiuti per 270 miliardi di euro

Tra contributi a fondo perduto, ristori, indennizzi, misure di sostegno al reddito, crediti di imposta, tra il 2020 e il 2022 i governi hanno messo a disposizione di famiglie e imprese 180 miliardi di euro. Per mitigare il caro bollette, invece, sono stati erogati altri 90 miliardi di euro.
Complessivamente, quindi, sono stati stanziati oltre 270 miliardi, che hanno ‘anestetizzato’ gli effetti negativi provocati da pandemia e caro energia.

Certo, non sempre questi soldi sono stati spesi bene o sono finiti nelle tasche di chi ne aveva più bisogno.
Inoltre, l’incremento della spesa ha contribuito ad aumentare decisamente il nostro debito pubblico, che rimane tra i più alti al mondo.
Tuttavia, sono risorse erogate per non far collassare l’economia, e il risultato è stato raggiunto. 

Previsioni per il 2024: +0,7%

Tra i 20 paesi dell’Area dell’euro, quelli demograficamente più piccoli hanno registrato le crescite più elevate. Rispetto al periodo pre-Covid, infatti, l’Irlanda è cresciuta del 33,1%, Malta +14,4%, Cipro +14,2%, Croazia +13,4%, Lituania +8,3% e Slovenia +7,7%.
Di contro, i paesi più importanti hanno registrato variazioni nettamente inferiori, e se l’Italia ha segnato un +3% la media europea è stata del +3,5%.

Nel 2023 la previsione di crescita del nostro Paese dovrebbe essere del +0,7%, dato nettamente inferiore al +2,4% stimato per la Spagna e leggermente più contenuto rispetto al +1% in capo alla Francia. La Germania, invece, con una variazione del -0,3% rispetto al 2022 rimane in recessione.

Frodi creditizie: nei primi sei mesi 2023 danni per oltre 83 milioni di euro

Salgono a oltre 17.100 i casi di frode creditizia da furto d’identità nel I semestre 2023, +10,8% rispetto al medesimo periodo del 2022, e aumenta anche l’importo medio: 4.845 euro, (+3,1%).

Gli under 30 si confermano i più colpiti, le vittime sono principalmente in Lombardia, Campania e Sicilia, e la tipologia di prodotto maggiormente coinvolta continua a essere il prestito finalizzato (37,9%, +4,8%).
È quanto emerge dall’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie in Italia, che stima un danno complessivo superiore a 83 milioni di euro (+14,2%).

Tipologia di finanziamento più colpite

Aumentano i casi di frode che interessano le carte di credito (+22,1%), circa il 12% del totale dei casi registrati nel periodo considerato. Si registra invece un calo considerevole per il credito revolving, oggi solo il 5,7% dei casi (-73%).
Inversione di tendenza per i prestiti personali, che registrano un notevole incremento (+61,2%), con una quota pari al 18,3% del totale dei casi stimati. Continua poi l’ascesa dei casi di frode sui mutui, che registrano un incremento del +17,7%.

Si evidenzia poi la crescita di una nuova tipologia di frode. Comparsa lo scorso anno, è relativa alla dilazione di pagamento per l’acquisto di beni o servizi. La quota di casi che riguardano questa nuova forma di credito, seppure ancora piccola rispetto al totale (2,8%), è più che triplicata rispetto al I semestre 2022.

Fasce di importo e categorie di beni

Più che raddoppiati i casi di frode creditizia con un importo tra 3.001 e 5.000 euro (+112,4%, 10% del totale), in aumento le frodi con importi tra 10.001 e 20.000 euro, e in calo i casi di importi inferiore a 3.000 euro (-22,1%).
L’acquisto di elettrodomestici resta la tipologia di frode maggiormente diffusa (34,6%, -36,1%), seguita da auto-moto (16,5%, +34%), consumi/abbigliamento/lusso (9,4%), elettronica/informatica/telefonia (8%). Seguono, le spese per immobili/ristrutturazione (7,9%), arredamento (7,8%), e salute (6%).

In forte aumento (7,7%) le frodi finanziarie/assicurative, fenomeno riconducibile all’utilizzo sempre più frequente della rateizzazione delle polizze.
Per quanto riguarda la tipologia di bene in rapporto all’erogato, le categorie a maggiore incidenza sono viaggi/intrattenimento, costumi/abbigliamento/lusso, finanziarie/assicurazioni ed elettrodomestici.

I documenti utilizzati per le frodi e i tempi di scoperta

Nello 0,08% dei casi risulta utilizzato un codice fiscale apparentemente regolare ma inesistente, quindi mai rilasciato dall’Agenzia delle Entrate: con ciò si potrebbe ipotizzare un tentativo di frode con identità inesistente.
Viene poi confermato l’utilizzo preponderante della carta di identità come documento identificativo (83,1% del totale, +1,3%). A seguire, patente (15,1%), e passaporto (1,3%).

L’1,46% dei documenti presentati in fase di identificazione anagrafica è una carta di identità contraffatta, oppure valida ma non riconducibile al soggetto, mentre per le patenti questo dato arriva al 2,93%.
I tempi di scoperta delle frodi sono poi sempre più polarizzati: entro 12 mesi (+24,8%) o dopo 3, 4, 5 anni (+33,7%). Ma l’incremento maggiore è tra 2 e 3 anni (+49,2%).

Black Friday 2023: non basta a risollevare il mercato Tech

Negli ultimi anni le promozioni si sono moltiplicate e la settimana del Black Friday, pur mantenendo la centralità nel fatturato delle categorie Tech, non è più un appuntamento unico per i consumatori che vogliono fare buoni affari.
Di fatto, nella settimana del Black Friday 2023 le rilevazioni effettuate da GfK sul Panel Weekly per le categorie più importanti del mercato della Tecnologia di Consumo mostrano un calo del fatturato.

Per TV, PC, Smartphone, Tablet, Wearable, Frigoriferi, Lavatrici, Aspirapolvere, Stampanti, e altri prodotti tech dal 20 al 26 novembre 2023 è stato generato un controvalore pari a 438 milioni di euro. In calo del -11% rispetto al Black Friday 2022.
La settimana del Black Friday rimane comunque la più importante del 2023 per giro d’affari. Rispetto al fatturato della settimana media riferita all’ultimo anno, l’incremento è del +117%. E il confronto è positivo anche rispetto alla settimana precedente. In questo caso la crescita è del +47% a valore.

La domanda rallenta (non solo) per effetto saturazione

In linea con il resto dell’anno, anche la settimana del Black Friday ha fatto registrare un trend negativo rispetto allo stesso periodo del 2022.
Ma anche le settimane precedenti al Black Friday sono state negative, e il mese di novembre, solitamente molto importante per il settore, non sembra essere stato in grado di risollevarne le sorti.

Dopo la crescita record degli anni della pandemia, e un 2022 leggermente negativo (-2,3%), dall’inizio del 2023 il settore della Tecnologia di Consumo sta vivendo un rallentamento della domanda.
Le ragioni sono da ricercarsi nell’effetto saturazione registrato da alcuni settori cresciuti molto negli scorsi anni, e nelle preoccupazioni dei consumatori legate al carovita e alle crisi internazionali.

Performance negative per tutti (i comparti)

Il trend negativo ha riguardato sia i punti vendita tradizionali (-12%) sia il canale online (-10%), anche se durante la settimana del Black Friday, le vendite tramite internet hanno contribuito al 38% del fatturato totale.

Tutti i comparti registrano performance negative rispetto al Black Friday 2022, ma quelli che hanno sofferto meno sono stati l’Home Comfort (-2%), il Grande Elettrodomestico (-3%), il Piccolo Elettrodomestico (-4%) e il Telecom (-4%). La decrescita più notevole è stata invece quella dell’IT&Office (-21%) e dell’Elettronica di Consumo (-25%).

Cala anche l’impatto delle attività promozionali

Guardando alle tre categorie più importanti in termini di fatturato, in leggero calo gli Smartphone (-2%), mentre registrano trend decisamente negativi rispetto allo scorso anno i PC Portatili (-24%) e le TV (-26%).
Gli unici prodotti che segnano una crescita rispetto al Black Friday 2022 sono le Lavastoviglie (+12%) e le Stampanti Multifunzione (+3%).

L’impatto delle attività promozionali nella settimana del Black Friday è calato rispetto agli ultimi anni, e si assesta al 38% dei volumi venduti con una riduzione di prezzo di almeno il 10%. I Mediatablets sono stati il prodotto con la percentuale più alta di vendite promozionali (54%).